Blog di buonocore.luigia

Mi raccomando, se venite in Puglia, non dovete assolutamente perdervi questa bontà. Infatti ormai è un MUST, il fiore all'occhiello delle ricette numero uno in assoluto della provincia di Bari. Chiaramente, però, il sapore varia, perché dipende dalla ricetta tradizionale adottata. È un piatto unico poiché ricco di formaggi, salame e ragù, preferibilmente con carne macinata mista. Ma il vero segreto...è la sua croccante crosta profumata! Che aspettate allora? Venite a BARI così, prima di partire, vorrete "ARDENTEMENTE" la ricetta!

Occorrente per 6 persone

1 chilogrammo e mezzo di melanzane tonde senza semi, di Molfetta (località in provincia Bari)

ragù di carne trita mista (maiale e vitello o manzo) circa un litro

carne trita 500 grammi

mozzarelle pugliesi o scamorza fresca 500 grammi, da tagliare a cubetti piccoli

mortadella al pistacchio o altro salame a scelta 300 grammi, a quadratini sottili

sale e pepe o peperoncino o olio santo pugliese

4 uova grandi

parmigiano 80 grammi

olio di semi di girasole o mais per friggere

PREPARAZIONE

Cominciamo dal ragù di carne, dato che deve cuocere circa un'ora e 15 minuti.

Se si desidera però un ragù molto denso, continuare la cottura del ragù per altri 30 minuti a fiamma bassa.

In una pentola alta e stretta da circa tre litri di capacità, mettere a soffriggere delicatamente a fiamma dolce, 3 cucchiai d'olio, cipolla, mezza affettata sottile, vino bianco secco 50 ml: dopo aver rosolato per un po', prima che termini tutto il liquido, togliere il tegame dalla fiamma e aggiungere velocemente la salsa di pomodoro.

Aggiungere allora un po' di acqua minerale o depurata e portare a bollore. Dopo, abbassare la fiamma e cuocere finché si addensa.

Intanto lavate e pelate le melanzane. Affettatele sottili e ponetele in una ciotola con acqua e sale grosso da cucina. Dopo 10 minuti, sciacquare sotto acqua corrente e sgocciolare in uno scolapasta. Intanto preparare in un'altra ciotola la farina, circa 500 grammi, per infarinare le fette e poi impanarle nelle uova che avrete precedentemente battuto a neve. Quindi preparare una friggitrice bassa e larga e procedere alla frittura delle melanzane. Tagliare a cubetti la scamorza e il salame. Prendere quindi una pirofila da forno rettangolare o "coccio", per i pugliesi, e cominciando dal ragù e dalle fette di melanzane farcire a strati con scamorza e salame, formaggio e ricominciare fino su. Terminare coprendo di ragù. Infornare a 220° per circa 30 minuti. Grigliare e buon appetito!

Quando eravamo bambini, spesso in una giornata di freddo e piovosa, tornare a casa era un sollievo, specie poi, se appena rientravi c'era quel profumino di semplice e buono per pranzo, che aveva preparato la mamma, era davvero il massimo. Ecco a voi alcuni consigli, su come preparare un ottimo brodo vegetale, con il sapore della "tradizione" popolare.

Dose per 4 persone:

Acqua oligominerale o depurata, 1500 ml

pomodori pachino 200 grammi

sedano fresco, gambi e foglie, 150 grammi

una cipolla media tagliata a metà

2 carote piccole a trancetti

2 patate medie sbucciate e tagliate a metà in orizzontale

olio EVO 4 cucchiai da tavola

sugo di pomodoro pelato

sale e pepe, q.b.

zucchini, 2 piccoli

Lavorazione

In una pentola alta e stretta, dalla capacità di tre litri circa, versiamo l'acqua e aggiungiamo a freddo le verdure lavate, sbucciate e tagliate a pezzi.

Aggiungiamo l'olio EVO, sale e pepe.

Portiamo così, velocemente a ebollizione con fiamma media. Non appena bolle, abbassiamo la fiamma e lasciamo cuocere a fiamma bassissima, per circa 2 ore. Il brodo si dice in "gergo" si deve restringere.

Dopo le due ore se non si vuole consumare subito, si può congelare nei contenitori in plastica ermetici, per il periodo di un mese. Infatti, spesso, i prodotti finiti, cioè cotti, permanendo a lungo nel freezer si "impoveriscono" dei loro principi nutritivi, diventando privi di nutrienti. Questo brodo è riutilizzabile, per la preparazione di risotti, con aggiunta di diversi ingredienti o per terminare o completare la cottura di arrosti, con una cottura lunga.

Se poi lo si vuole preparare per un neonato, per renderlo più "corposo", si può aggiungere un pezzo di buccia di parmigiano reggiano. Vi auguro un "buon brodo" a tutti!.

Eh, sì! Non c'è niente di più salutare e dissetante di una bella granita di limone in un pomeriggio caldo e assolato! Con pochi ingredienti, la ricetta per prepararla in casa e per conservarla il più a lungo possibile. Potrete poi offrirla con l'aggiunta di una croccante brioche, come è tipico fare al mattino in Sicilia. I limoni non trattati sono quelli più adatti a questa freschissima ricetta.

Occorrente per 8-10 persone:

limoni non trattati, 6-8 grandi tipo limoni di Sorrento

400 grammi circa di zucchero semolato o di canna, secondo i gusti

acqua minerale o depurata 1 litro circa

pentola alta e larga in acciaio

buccia grattuggiata degli stessi limoni citati sopra

Lavorazione

Prendere la pentola in acciao e versate dentro acqua e succo dei limoni filtrati. Intanto accendere il fornello e portare a bollore. Quando bolle, aggiungere lo zucchero semolato e sciogliere bene lentamente. Spegnere il tutto e lasciare intiepidire. A questo punto versate dentro questo sciroppo e la buccia grattuggiata dei limoni. Mescolate velocemente e lasciate riposare.

Prendete, quindi, una vaschetta in plastica, tipo quella dei gelati, e riempitela con il liquido.

Si potrà consumare non prima delle 48 ore successive alla preparazione.

Allo stesso modo si può procedere per qualsiasi altra granita o sorbetto. Basta solo aggiungere ogni volta un aroma diverso dal precedente, possibilmente liquido. Utilizzerete allora, agrumi vari, kiwi, ananas, ecc.

Quando la servirete, vi conviene scongelarla con anticipo e grattuggiarne la superficie con un robusto cucchiaio da tavola. Si ceerà così proprio l'effetto "brinato" del sorbetto, che lo rende fresco solo allo sguardo.

Buona granita a tutti!

Spesso quando cuciniamo, soprattutto per i nostri figli, abbiamo un po' di problemi nello scegliere il secondo. Si sa, noi italiani amiamo la pasta, ma dopo...la solita fettina? I nostri bambini non la pensano così!

Questa è una ricetta molto versatile perché si può preparare con vari tipi di carne, ma il suo sapore clou lo raggiunge se utilizziamo la fesa di tacchino a fette.

Occorrente per 4 persone

400 grammi di fesa di tacchino

150 grammi di prosciutto cotto al naturale a fettine

50 grammi di galbanone o formaggi a pasta molle filata

sale e pepe q.b.

formaggio grattuggiato grana 40 grammi

origano fresco o salvia

olio di semi di arachidi 300 ml

1 uovo grande

pan grattato 300 grammi

Preparazione

Per prima cosa, schiacciate con il batticarne le fettine e stendetele sottilmente su un piano di lavoro

Salate secondo i gusti, aggiungete una fettina di prosciutto, il formaggio a pasta filata molle, il pepe, l'origano o la salvia e arrotolate come a preparare dei rotoli. Quando avete terminato, allo stesso modo per tutte le fettine, prendete un piatto e lasciatele per un paio d'ore in frigo.

Dopo, trascorse le due ore, prendete un piatto per impanare e versatevi sopra il pan grattato. Passarvi dentro le fettine, poi nell'uovo, e ancora nel pan grattato.

Quindi, preparate una padella, versatevi olio di semi e dopo averlo riscaldato a fiamma moderata per un po', tuffatevi le cotolette. Sgocciolatele su carta paglia e quando sono un po' tiepide, tagliatele a rotolini. Adagiatele su un piatto di portata, sul quale avrete steso un fondo di insalata verde. Portate in tavola e servite. Vedrete che successo, con i vostri figli!

Ulteriore consiglio: potreste infornare le cotolette e tagliarle a rotoli successivamente, se considerate che non sono fritte, sicuramente diventano un secondo "appetitoso" che andrà a ruba specie se preparato a un buffet di compleanno per bambini.